Parlando con alcuni colleghi mi sono reso conto che spesso parliamo lingue diverse. Alcune conoscenze si danno per scontate, e altre volte non c’è proprio il tempo di approfondire gli argomenti. Il risultato è che spesso facciamo le cose scimmiottando altri tecnici più esperti o scriviamo codice o configurazioni senza capire quello che scriviamo, da qui l’esigenza di avere un veloce glossario di riferimento per il networking.
Agli ingegneri informatici piacciono gli acronimi, a volte persino ricorsivi (es. GNU = Gnu is Not Linux)
Quanto segue non vuole essere un corso, ma solo un rapido glossario con una snella definizione ed i link alle risorse online per gli approfondimenti.
Una volta che si sa che un determinato argomento esiste, è più facile cercare informazioni su di esso.
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A
ARP
http://it.wikipedia.org/wiki/Address_Resolution_Protocol
B
Bit e Bytes
Si utilizzano per indicare dimensioni di file, capacità di memoria o velocità di trasmissione.
Un bit (simbolo “b” minuscolo) è la base dell’informazione informatica che può assumere valori 0 e 1, un byte (simbolo “B” maiuscolo) è una sequenza di 8 bit.
Ad esempio lo standard Ethernet 100 base T arriva alla velocità di trasmissione di 100 Mbps (100 megabit per secondo).
La velocità di trasmissione si esprime in bit per secondo
1 bit/s
1 Kbps = 1.000 bit per secondo
1 Mbps= 1.000.000 bit per secondo
1 Gbps = 1.000.000.000 bit per secondo
Lo spazio disco e la RAM si esprimono in byte
1 bit = 1/8 byte — (binary digit)
1 B = 1 byte — (byte)
1 kB = 1.024 B — (kilobyte)
1 MB = 1.048.576 B — (megabyte)
1 GB = 1.073.741.824 B — (gigabyte)
1 TB = 1.099.511.627.776 B — (terabyte)
C
CIDR
http://it.wikipedia.org/wiki/CIDR#CIDR
CIDR (Classless Inter-Domain Routing) è un nuovo schema di indirizzamento introdotto nel 1993 per sostituire lo schema delle Classi di IP
Classi di IP
http://it.wikipedia.org/wiki/Classi_di_indirizzi_IP
Classe A
Sono IP dove vengono tenuti fissi i primi 8 bit (subnet mask 255.0.0.0) quindi possono avere 128 reti per un totale di 16.888.214 host
Es. xxx.xxx.xxx.xxx/8
Classe B
Sono IP dove vengono tenuti fissi i primi 16 bit (subnet mask 255.255.0.0) quindi possono avere 16.384 reti per un totale di 65.534 host
Es. xxx.xxx.xxx.xxx/16
Classe C
Sono IP dove vengono tenuti fissi i primi 24 bit (subnet mask 255.255.255.0) quindi possono avere 2.097.152 reti per un totale di 254 host possibili per rete
Es. xxx.xxx.xxx.xxx/24
IP di localhost loopback
Sono gli indirizzi 127.0.0.0/8
IP privati
Con IP privati si intendono IP destinati ad una LAN locale senza accesso ad internet oppure più probabilmente con un accesso ad internet “nattato” cioè protetto da una NAT (vedi in seguito) Possono essere di varie classi quali
192.168.0.0/16
172.16.0.0/12
10.0.0.0/8
Nella realtà i più diffusi sono quelli della classe 192.168.0.0/16 spesso usati come se fossero una classe C che consente 254 host
D
DDNS – Dynamic DNS
https://it.wikipedia.org/wiki/Dynamic_DNS
Il sistema DDNS è un servizio esterno che consente ad un utenza domestica, con IP Dinamico di essere raggiunto tramite FQDN dall’esterno. In pratica consiste in un client software da montare su un host che non appena si collega ad internet cerca il fornitore del servizio DDNS e gli comunica il proprio IP dinamico ad intervalli regolari.
Talvolta il servizio DDNS è offerto gratuitamente a chi acquista determinati hardware o servizi, altre volte lo si acquista tramite abbonamento annuale.
DHCP
http://it.wikipedia.org/wiki/DHCP
DNS
http://it.wikipedia.org/wiki/Domain_Name_System
E
Ethernet
http://it.wikipedia.org/wiki/Ethernet
Con questo termine ci si riferisce alla famiglia di tecnologie necessarie per far comunicare due o più computer tra di loro.
F
FQDN – Fully Qualified Domain Name
https://it.wikipedia.org/wiki/FQDN
L’indirizzo FQDN è un nome descrittivo che indica un server.
Nel caso di un host “miohost” all’interno di un dominio “miodominio.it” il FQDN sarà miohost.miodominio.it
G
H
Host (o nodo)
Con HOST intendo qualunque cosa dotata di un IP e potenzialmente raggiungibile via rete.
Può trattarsi di un server, un pc, una stampante, ma anche una lavatrice (non esagero purtroppo), un cellulare, una centralina metereologica… qualunque cosa sia in rete e possa essere raggiunta tramite indirizzo IP o MAC address.
I
IANA
http://it.wikipedia.org/wiki/IANA
ICANN
http://it.wikipedia.org/wiki/ICANN
Nel 1998 è stato istituito l’ente ICANN che a concentrato diversi compiti prece demente demandati ad altri organi (IANA, ecc).
ICMP
http://it.wikipedia.org/wiki/Internet_Control_Message_Protocol
IEEE
http://it.wikipedia.org/wiki/IEEE
È l’istituto che determina gli standard elettrici ed elettronici. Per esempio lo standard IEEE 802.11 che determina il funzionamento della rete WiFi, lo standard IEEE 802.3 che determina lo standard Ethernet, ecc.
IETF
http://it.wikipedia.org/wiki/Internet_Engineering_Task_Force
Internet Engineer Task Force: sono un gruppo di ingegneri
IPv4
http://it.wikipedia.org/wiki/IPv4
È lo standard attualmente più utilizzato di Internet Protocol e prevede un massimo di poco meno di 4,3 miliardi di host possibili.
IPv6
http://it.wikipedia.org/wiki/IPv6
Si tratta dell’ultima versione dell’Internet Protocol, avrebbe dovuto sostituire la versione 4 dell’Internet Protocol dall’inizio del 2000.
Mentre IPv4 consente 232 hosts (circa 4,3 miliardi), con IPv6 questo numero passa a 2128
Dal 2008 l’ICANN ha cominciato ad implementare anche l’IPv6 oltre all’IPv4 e con la massima probabilità continueremo ad usare l’IPv4 ancora per parecchi anni.
Ad oggi dopo oltre 10 anni dalla sua introduzione nel mercato, IPv6 rimane ancora prevalentemente appannaggio dei grandi carrier di telecomunicazione, mentre nell’ambiente SOHO non viene praticamente usato.
J
K
L
LAN
http://it.wikipedia.org/wiki/LAN
M
MAC address
http://it.wikipedia.org/wiki/Indirizzo_MAC
N
NAT
http://it.wikipedia.org/wiki/Network_address_translation
Port forwarding
Se avete un server all’interno di una rete NAT è possibile istruire il router o il gateway che funge da NAT per trasferire le chiamate a determinate porte o servizi su un host al suo interno.
Tramite questo sistema è possibile offrire servizi di server Web, FTP, SSH o quant’altro la fantasia richieda
O
Onde Convogliate o Powerline
http://it.wikipedia.org/wiki/Onde_convogliate
L’esatto opposto del PoE, consente di trasportare i dati attraverso la linea elettrica.
Esistono attualmente 3 standard rispettivamente a 15, 85 e 200 Mbps
P
PoE
http://it.wikipedia.org/wiki/Power_over_LAN
Power Over Ethernet: consiste nel trasportare la corrente elettrica necessaria all’alimentazione dell’host tramite cavo dati Ethernet.
In pratica con il solo cavo dati portiamo anche l’alimentazione elettrica. Viene usato soprattutto per telecamere IP, telefoni VoIP e apparati di rete. Ha gli stessi limiti dello standard Ethernet (lunghezza massima del cavo 100 metri).
Porte
http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_porte_standard
Ogni host caratterizzato da un indirizzo IP può avere più servizi attivi alle diverse porte dei Protocolli di rete UDP e TCP . Ognuno di questi due protocolli può avere 65535 porte diverse. Si parla infatti di TCP 80 per indicare ad esempio il servizio http, oppure TCP 22 per il servizio SSH, o ancora UDP 53 per il DNS.
Lo standard indica determinati servizi a determinate porte (es. http tcp 80, https tcp 443) ma nulla vieta di avere determinati servizi a porte diverse o diverse istanze dello stesso servizio su porte diverse. Questo viene particolarmente utile nel caso di NAT senza l’utilizzo di un Reverse Proxy.
Per esempio in caso in installazioni molto semplici di videosorveglianza domestica senza un server diretto, potremmo avere la telecamera 1 all’indirizzo di DDNS http://casa.mioddns.it:81 per la prima telecamera e http://casa.mioddns.it:82 per la seconda telecamera.
Q
R
RADIUS server
http://it.wikipedia.org/wiki/RADIUS
RDP
RDP (Remote Desktop Protocol) è un protocollo di rete proprietario sviluppato da Microsoft, che permette la connessione remota da un computer a un altro in maniera grafica, utilizzando di default la porta TCP e UDP 3389.
https://it.wikipedia.org/wiki/Remote_Desktop_Protocol
Reverse Proxy
https://it.wikipedia.org/wiki/Reverse_proxy
ROUTING
http://it.wikipedia.org/wiki/Routing
RFC
http://it.wikipedia.org/wiki/Request_for_Comments
Gli RFC sono dei file di testo che contengono la “Request for Comments” cioè la richiesta di commenti degli ingeneri dell’IETF di definizione di uno standard. Cercando per esempio l’RFC 2616 da questa pagina http://www6.ietf.org/rfc.html otteniamo https://www.rfc-editor.org/info/rfc2616 che è un la definizione dello standard http.
S
Stack ISO/OSI
http://it.wikipedia.org/wiki/ISO/OSI
T
TCP
http://it.wikipedia.org/wiki/Transmission_Control_Protocol
Topologia di rete
http://it.wikipedia.org/wiki/Topologia_di_rete
Descrive la logica di comunicazione dei nodi di una rete.
Al momento le più utilizzate sono quella a stella (ethernet) e quella mesh (alcuni tipi di comunicazioni wireless zigbee o più raramente wifi)
U
UDP
http://it.wikipedia.org/wiki/User_Datagram_Protocol
V
VLAN
http://it.wikipedia.org/wiki/VLAN
VPN
http://it.wikipedia.org/wiki/Virtual_Private_Network
W
W3C
http://it.wikipedia.org/wiki/W3C
È l’ente che si occupa della definizione degli standard dei linguaggi per il World Wide Web (HTML, XML, CSS, ecc)
Y
Z
Zeroconf
http://it.wikipedia.org/wiki/Zeroconf
Sono indirizzi 169.254.0.0/16
L’idea iniziale era di far comunicare i computer semplicemente collegandoli alla rete. L’idea era buona, l’applicazione pratica lo è stata meno.
Sotto Linux/BSD si chiama Avhai e non l’ho mai sperimentato
Microsoft lo ha chiamato APIPA e se vedete un indirizzo che comincia per 169.204.xxx.xxx solitamente ci sono rogne di rete
In casa Apple prende il nome di Rendezvous e incredibilmente funziona!!!
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